CdT, 04.05.2023, ALAN DEL DON

Bellinzona: si va verso il potenziamento degli operatori di prossimità, educatori che in due anni quasi di attività sono stati molto sollecitati per le questioni giovanili e dagli anziani – Lo proporrà il capodicastero Socialità Renato Bison

«Bellinzona presenta le stesse problematiche delle altre città. L’importante, da un lato, è identificare questo disagio sociale. E poi, dall’altro, attivarsi per risolvere le singole situazioni. Alcune realtà aprono nuovi sportelli, ad esempio, mentre noi come Municipio crediamo che sia fondamentale essere presenti sul territorio in modo capillare. In due anni quasi di attività i due operatori di prossimità hanno ottenuto ottimi risultati, e ciò è testimoniato anche dalla soddisfazione di coloro che sono entrati in contatto con loro». Dalle parole di Renato Bison – capodicastero Educazione, cultura, giovani e socialità – traspare il compiacimento per l’operato della nuova figura professionale attiva dagli ultimi mesi del 2021. Tanto che non è affatto escluso, come conferma al CdT il municipale, un potenziamento, considerando che oggi si tratta di una sola unità lavorativa (due persone al 50%).

«Un unicum in Ticino»

Nel loro primo anno completo di attività, il 2022, gli operatori di prossimità Joel Franchi e Joëlle Piccinelli sono stati decisamente sollecitati. E non solo per problematiche legate ai giovani, ma anche da parte degli anziani. «Molteplici sono gli interventi per situazioni non più sostenibili a domicilio, sia per quanto attiene l’igiene abitativa che le condizioni di salute, di solitudine o per quanto riguarda la gestione amministrativa. L’adesione degli interessati all’offerta di aiuto è stata del 55,4%, quindi ampiamente positiva. Degno di nota è l’interesse suscitato da questa nuova funzione di supporto in modo uniforme a tutta la popolazione, indistintamente dall’età.

Tale formula rappresenta un unicum a livello cantonale: nelle altre realtà la figura dell’operatore di prossimità è infatti prevalentemente indirizzata alla fascia giovanile», sottolinea il Municipio nel consuntivo appena trasmesso ai consiglieri comunali. Renato Bison aggiunge che «da questo punto di vista la scelta di puntare su questa figura professionale è stata sicuramente vincente. Le dirò di più: siamo dell’idea che ci sia il potenziale per essere ancora più presenti, per poter fare meglio, per essere maggiormente vicini ai cittadini che ne hanno bisogno. Personalmente, nell’ambito delle discussioni in seno all’Esecutivo sul Preventivo 2024, metterò sul tavolo l’eventualità di potenziare il servizio. Si tratta di un investimento, non di una spesa. Agendo in anticipo, infatti, con il giusto approccio e garantendo il sostegno adeguato, evitiamo costi maggiori a carico dell’intera collettività in futuro».

Rafforzare il Servizio sociale

Ottanta, in totale, i casi seguiti dagli operatori, in aumento rispetto al 2021. Non è sempre facile entrare in contatto con i giovani, in quanto «il lavoro di aggancio e la creazione di un rapporto di fiducia richiedono infatti una presenza costante e regolare, di gran lunga superiore a quanto è possibile offrire con le poche risorse disponibili. Recentemente, allo scopo di ottimizzare le risorse per quanto attiene le uscite su alcune parti del territorio, si è optato per una collaborazione con il Social Truck», vale a dire con il progetto di innovazione sociale che mira a creare delle forme di incontro attraverso l’utilizzo di un pulmino itinerante che fa tappa nei tredici quartieri della capitale. «Già a pochi mesi dalla loro entrata in servizio è parso chiaro come un’unità lavorativa suddivisa su due persone sia ampiamente insufficiente per sopperire alle necessità di un territorio di oltre 45.000 abitanti.

Stesso discorso vale d’altronde per gli assistenti sociali (2,5 unità lavorative; n.dr.), inferiori a quelli in servizio presso altre realtà cittadine che presentano casistiche meno complesse di quelle che, giocoforza, si riscontrano in una realtà di città», puntualizza l’Esecutivo. A tal punto che, come detto, il consesso valuterà l’eventuale aumento delle figure professionali attive nell’ambito dei servizi sociali, idem per quanto riguarda il segretariato «sempre più sollecitato». A questo proposito Renato Bison spiega che «anche la parte che agisce con il consenso delle persone, quindi il settore degli assistenti sociali/servizio sociale, andrà potenziato di pari passo. Da un lato perché il lavoro aumenta di suo e dall’altro perché la prevenzione messa in atto dagli operatori di prossimità genera un aumento di lavoro di presa a carico».

Casi molto complessi

Nel 2022 il Servizio sociale comunale ha registrato una crescita dei casi seguiti, molti dei quali sempre più complessi; a fine anno le pratiche aperte erano 401 (+14). I quartieri dai quali sono giunte più richieste sono stati Bellinzona, Giubiasco, Claro, Sementina, Gudo e Camorino. Le spese del settore sociale in generale sono risultate inferiori rispetto a quelle stimate a preventivo, ma superiori se confrontate a quelle del consuntivo 2021. «L’intervento richiede più dispendio di tempo perché coinvolge numerosi ambiti della vita delle persone: numerose sono le problematiche legate alla gestione a domicilio (sfratti per affitti non pagati, cattive condizioni igienico-abitative o per atteggiamenti disturbanti e poco gestibili, ecc.), come pure il consumo di sostanze stupefacenti da parte della popolazione più giovane o per coloro che desiderano autonomia abitativa a spese dello stato con la motivazione – non sempre fondata – della presenza di problematiche a livello familiare», rileva in conclusione il Municipio di Bellinzona.