CdT 25 ottobre 2025, I.S.
CITTÀ / Il municipale Renato Bison fa il punto sul mandato dell’ente culturale e sui prossimi passi per valorizzare la sua identità: «Fondamentale per creare legami con il territorio e con il pubblico»
«La produzione del teatro Sociale è fondamentale per rafforzare i legami con il territorio e con il pubblico, e continueremo a portarla avanti, mantenendo la sua identità». Dopo il voto del Legislativo che lo scorso lunedì (cfr. il CdT del 21 ottobre) ha dato luce verde al mandato di prestazione tra l’ente autonomo Bellinzona Teatro e la Città, il municipale Renato Bison, capodicastero Educazione, cultura, giovani e socialità, fa il punto della situazione e, in particolare, sul teatro Sociale. Questo anche a seguito delle osservazioni giunte dalla Commissione della gestione che, nel suo rapporto (relatore Marco Pellegrini, PLR) sul mandato di prestazione, aveva espresso qualche critica all’indirizzo dell’ente autonomo, auspicandone una maggiore proattività. «Nel nuovo messaggio municipale dovremo inserire qualche informazione in più come richiesto e lo faremo senz’altro», rileva a tal proposito Bison.
Consolidare i risultati
Il focus rimane però sul Sociale, fiore all’occhiello della città, come spiega il capodicastero. «Anche nel rapporto è stato confermato quale perno culturale, legato al territorio e riferimento svizzero di lingua italiana. Con un mandato che punta a consolidare i risultati: una linea artistica chiara con produzioni proprie, sostegno alla scena indipendente, oltre alla presenza del festival Territori. Il tutto grazie a una governance più matura, un nuovo statuto e una Commissione consultiva di esperti già operativa». Il legame con il territorio, in particolare, «resta la sua forza». Da quando è stato creato l’ente autonomo nel 2012, aggiunge Bison, «abbiamo lavorato per professionalizzare e consolidare le strutture operative del teatro Sociale. E il Consiglio comunale ha sempre accompagnato questo percorso, accordando anche i mezzi necessari: è successo di nuovo lunedì, quando con il contributo globale sono stati riconosciuti fondi supplementari per il servizio di sicurezza». Un altro punto evidenziato dalla Gestione riguarda le prospettive rispetto alla candidatura di Bellinzona a «Capitale culturale svizzera » per il 2030 e il ruolo del teatro. Ruolo che non è «ancora stato definito perché il dossier di candidatura è in fase di elaborazione, ma che figurerà nel prossimo messaggio».